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Next Generation Mobility, cogliere le opportunità del PNRR

Pubblicato 14 December 2021

Next Generation EU e i fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il piano sviluppato per rilanciare l’economia italiana dopo la pandemia globale di COVID-19, con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo verde e digitale del Paese) offrono all’ecosistema della mobilità una occasione unica.

Sara Toticchi, EU Funding Manager di Modis, ha spiegato quali sono le direttrici sulle quali sta “prendendo forma” questa occasione unica per il nostro Paese, durante la recente edizione di ioMobility, in particolare all’interno della tavola rotonda “PNRR sarà l’accelleratore della next generation mobility?”.

L’arrivo dei fondi per la Next Generation Mobility deve essere visto, innanzitutto, come una grande opportunità per accrescere ed ampliare le cosiddette “advanced digital skills”.

«Il PNRR è innervato di opportunità e mappa molto bene le esigenze del mercato del lavoro - commenta Toticchi -; in Modis lavoriamo su diversi filoni e progettualità, sia sul piano dello sviluppo e qualificazione delle competenze digitali avanzate, sia sul piano delle ricerca con progetti di sviluppo industriale di caratura sia nazionale sia europea ed internazionale».

La ricerca targata Modis verso la mobilità sostenibile

In occasione di ioMobility, Sara Toticchi ricorda alcuni dei progetti di ricerca sui quali Modis è impegnata in prima linea, quale partner tecnologico e consulenziale.

Durante il suo intervento, Toticchi ricorda TEINVEIN (nome che funge da acronimo di “Tecnologie Innovative per Veicoli Intelligenti”), un progetto di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale - cofinanziato da Regione Lombardia attraverso i fondi strutturali dell’Unione Europea – il cui obiettivo è stato la progettazione di un veicolo intelligente completamente autonomo quale volano per un ripensamento della urban mobility, o meglio di una next generation mobility.

ioMobility ha fatto inoltre da “vetrina” ad un altro importante progetto nel quale Modis è tutt’ora coinvolta: myPass, una iniziativa che pone le basi per la futura diffusione del modello MaaS, Mobility as a Service, in Italia.

MyPass per la Next Generation Mobility italiana

«C’è un aspetto molto importante legato al PNRR e alle opportunità che derivano dai fondi specifici per la cosiddetta Next Generation Mobility», enfatizza Toticchi nel suo intervento a ioMobility. «La facilità di accesso ai fondi (sebbene si scontri spesso con i tempi e la durata delle valutazioni e gli aspetti legati alle pratiche amministrative) rappresenta indubbiamente un importante volano di crescita per il nostro Paese perché progetti come MyPass potrebbero poi essere messi a fattor comune per innescare un vero e proprio processo trasformativo verso la MaaS, Mobility as a Service, in tutta Italia».

MyPass, lo ricordiamo, è un progetto finanziato [PON “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 – Avviso del MUR per la presentazione di progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020. Il programma operativo è stato finanziato dal FESR] che mira alla creazione di una piattaforma unica di servizi che integra infrastrutture, sistemi e mezzi di trasporto, servizi di infomobilità e informazioni di viaggio, payment ed altri servizi agli utenti, anche in real-time, con l’obiettivo di facilitare la urban mobility trasformando il paradigma della mobilità privata verso un concetto di mobilità a servizio.

Il futuro è nella mobilità elettrica e sostenibile

«Affinché i fondi del PNRR possano produrre benefici tangibili, gli impatti della ricerca devono essere misurabili - evidenzia bene Toticchi -; la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale devono essere sostenibili da più punti di vista. È una scelta che in Modis confermiamo periodicamente sia con l’avvio di nuove progettualità sia con importanti partnership come quella, per esempio, che ci lega alla Formula E, come sostegno più ampio all’elettrificazione come paradigma della Next Generation Mobility».

Una delle iniziative portate avanti da The Adecco Group per mappare le tendenze future ed i cambiamenti in atto in termini di next generation mobility, ha dato origine ad un report intitolato “Future of Talent in the Automotive Mobility Industry” (si tratta di una indagine globale condotta in collaborazione con Stellantis) dal quale emergono dieci importanti forze di cambiamento (dai veicoli a guida autonoma alla shared mobility, dal passaggio verso l’Industry 5.0 ai nuovi comportamenti ed esigenze della Generazione Z, ...).

«Voglio citare in particolare una di queste tendenze – enfatizza Toticchi durante ioMobility – che prende il nome di “Road to Zero”, ossia il movimento globale che punta ad avere veicoli a zero emissioni, zero rifiuti, zero incidenti, zero difetti, zero violazioni della sicurezza, zero emissioni di carbonio (edifici e città a zero emissioni), e persino zero malattie».

Nella next generation mobility, i veicoli elettrici continueranno ad avere un grande impatto: entro il 2025, si stima che dal 25% al 35% di tutte le auto vendute saranno auto ibride, auto plug-in o veicoli completamente elettrici. Questa tendenza, già in atto, eserciterà una maggiore pressione sulle aziende per costruire una nuova architettura di piattaforma per supportare tecnologie di guida avanzate.

«Questi sono alcuni dei temi verso i quali Modis spinge sia attraverso il continuo avvio di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale sia mediante la formazione delle nuove competenze, che saranno sempre più richieste», conclude Toticchi. «Partecipiamo attivamente anche a blueprint transnazionali come quella all’interno del programma Erasmus+ che per la next generation mobility prevede un progetto di 48 mesi per l’evoluzione delle competenze del futuro nell’ambito della mobilità, in particolare la mobilità elettrica e quella basata su idrogeno da fonti rinnovabili».

Pin Bike, un premio per l’incentivo alla mobilità sostenibile

Modis ha avuto un altro importante ruolo durante ioMobility 2021, quello dedicato agli Awards. Una iniziativa nata per individuare, selezionare, far emergere e premiare i migliori servizi e progetti innovativi che possono offrire al sistema Paese un contributo progettuale alla urban mobility del futuro, con un occhio particolare anche alla mobilità sostenibile.

Modis è stata chiamata a valutare la categoria Urban Mobility. Marco Benedetti, nostro Head of Tech Solutions, in qualità di giurato ha scelto di premiare Pin Bike, un progetto che ha alla base un’idea semplice ma di grande portata e applicabilità: un sistema antifrode che permette di rilasciare incentivi economici agli utenti che utilizzano la propria bicicletta per gli spostamenti urbani.

Il sistema tecnologico è già attivo nei Comuni di Bari, Foggia, Pescara, Bergamo e negli 11 Comuni del “Patto della zona Ovest nell'Area Metropolitana di Torino”, permettendo ai cittadini di ricevere incentivi per l’uso della propria bicicletta nelle tratte casa/scuola e casa/lavoro, nonché in diverse tratte più generiche effettuate all’interno del perimetro urbano.