Fino al 2019 l’Osservatorio smart working del Politecnico di Milano contava 570mila lavoratori agili, soprattutto nel settore privato.
Quest’anno, a seguito dell’emergenza sanitaria, lo smart working ha interessato
tra i 6 e gli 8 milioni di lavoratori, comprese PMI, startup e settore pubblico, in moltissimi casi anche per 5 giorni a settimana.
Se in un primo momento c’è stato molto spazio per l’improvvisazione, l’organizzazione automoma e la capacità delle singole aziende di adattarsi all’emergenza, ora la situazione sembrerebbe avviarsi verso una normalizzazione, verso una struttura più definita.
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